Promuovere i benefici portati alla società da scienza e tecnologia, promuovendo la diffusione di queste ultime e offrendo così all’intera comunità la possibilità di partecipare in prima persona allo sviluppo scientifico del proprio Paese. È questo, in poche parole, l’ambizioso obiettivo della Fundación Parque Científico de Murcia, in Spagna, un progetto ambizioso frutto della collaborazione fra imprese, università e scienziati.
A rendere realtà un’idea tanto nobile è oggi il nuovo parco tecnologico spagnolo voluto dal governo regionale della Murcia, progettato dallo studio spagnolo Retes Arquitectos. Fisicamente, l’edificio si compone di tre blocchi tutti giocati sulle trasparenze e le simmetrie, che si snodano intorno a un cortile aperto su un pendio ombreggiato da pini e affacciato sulla valle.
Una struttura che ha anche un significato simbolico molto evidente. Da un lato c’è la scelta di linee geometriche e ripetitive, che trasmettono un’idea di razionalità ordinata e di rigore scientifico. Dall’altro, quella di una forma che accoglie (il cortile) e si apre all’esterno diventando tutt’uno con un paesaggio che rispetta e riconosce, che allude all’intento di diffondere e condividere il sapere.
Il progetto è poi stato concepito per limitare al minimo l’invasività, preservando la vegetazione preesistente e recuperando edifici dismessi. A vederlo di giorno, il parco scientifico si presenta come un contenitore leggero, ricoperto di lastre brillanti. Ma di notte la Fundación Parque Científico de Murcia acquista fascino svelando la sua anima trasparente. All’interno sono stati piantati glicini e viti rampicanti che chiudono il patio e presto si trasformeranno in un’immensa parete vegetale.
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