Trasformare la piccola isola giapponese di Inujima, oasi di vita nipponica tradizionale, in un parco naturale disseminato di arte e architettura. È lo scopo principale di Inujima Art House Project, un progetto ambizioso e geniale avviato nel 2010 e affidato allo studio architettonico Sanaa, che è riuscito in una manciata di anni a portare i riflettori mondiali sull’isola di Inujima, fino a poco tempo prima sconosciuta ai più.
Ultimo arrivato del progetto è il padiglione “a-art house”, firmato dall’architetto giapponese Kazuyo Sejima, destinato a ospitare il lavoro di numerosi artisti.
Lo spazio espositivo è delimitato da una sorta di recinto trasparente, un cerchio in materiale acrilico che circonda il padiglione coinvolgendolo in un dialogo con il mondo esterno. Tutto intorno, infatti, spuntano i tetti spioventi delle tipiche case giapponesi, mentre uomini e donne in abiti tradizionali fanno commissioni in bicicletta entrando e uscendo con disinvoltura dagli spazi espositivi.
La scultura architettonica di Kazuyo Sejima permette l'ingresso in un punto, un solo visitatore alla volta, all'interno dell’anello trasparente decorato con motivi floreali. Si accede così all’area espositiva vera e propria (quasi tutta all’aperto), uno spazio leggero e impalpabile che si fonde armoniosamente con gli aspetti più prettamente architettonici.
Due sgabelli d'argento offrono la possibilità di soffermarsi a contemplare l’opera, muovendo lo sguardo fra l’artificio artistico e la bellezza della natura, in fondo la vera protagonista del progetto.
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