Sebbene molti la associno principalmente all’Oktoberfest, Monaco di Baviera ha molto più da offrire dei soliti fiumi di birra. Questa città vivace e cosmopolita ma perfettamente a misura d’uomo è così ricca di storia, di arte e di cultura che, per conoscerla davvero, occorre ben più di una visita ai tendoni del suo più celebre e scatenato festival.
Ma se non avete troppo tempo a disposizione, il nostro consiglio è quello di saltare senza rimorsi i classici itinerari turistici per puntare dritto al cuore del più autentico spirito della città, provando queste cinque imperdibili esperienze. Siamo sicuri che ne resterete piacevolmente sorpresi.
1. La cerimonia del the all’Englischer Garten
Una passeggiata nell’Englischer Garten, il grande parco urbano di 369 ettari nel centro di Monaco punteggiato di sentieri ombreggiati, piste ciclabili, torrenti, laghetti popolati di cigni e Biergarten è d’obbligo quando si visita la città. Molti però non sanno che qui nel parco si può anche assistere alla cerimonia del the, eseguita con tutti i crismi presso la Tea House in stile giapponese. Questo piccolo e a suo modo surreale angolo di Giappone risale al 1972, quando la città di Sapporo lo regalò a Monaco in occasione delle Olimpiadi. La cerimonia si svolge ogni secondo fine settimana del mese da aprile a ottobre (qui il calendario completo), ed è l’occasione perfetta per visitare gli interni dell’edificio, con i classici pavimenti in tatami, le porte scorrevoli in carta di riso e le pergamene di calligrafia giapponese.
2. I surfisti metropolitani sull’Eisbach
Dal momento che siete nell’Englischer Garten, non perdete l’occasione di dare un’occhiata a uno spettacolo unico, quello dei surfisti che cavalcano l’onda perenne sull’Eibach, un canale del fiume Isar, nella parte sud del parco, quella affacciata su Prinzregentenstrasse (a due passi dalla Haus der Kunst). Ogni giorno, e in tutte le stagioni, un centinaio di surfisti si mettono pazientemente in fila per aspettare il proprio turno e gettarsi direttamente sull’onda, compito affatto semplice anche perché si tratta di un’onda non facile da gestire, data anche la dimensione limitata del canale.