Respira e sputa fuoco, ma la sua vera attività e collegare le due sponde del fiume Han, a Da Nang, in Vietnam. Un ponte che in pochi anni è diventato una bizzarra attrazione capace di attrarre turisti tutti i weekend.
Di giorno è un bizzarro ponte lungo 666 metri, largo 37,5, con tre corsie per senso di marcia, che collega le due sponde dell’Han River, nella città vietnamita di Dan Nang. Di sera si trasforma in un dragone sputafuoco. Sì, esattamente, e anche senza aver ecceduto col consumo di vodka di riso.
L’idea e la progettazione è dello studio statunitense, leader internazionale nella costruzione di ponti, Ammann & Whitney Consulting Engineers. La sfida di partenza: creare un’opera ingegneristica capace di essere un’attrazione turistica.
Aperto al traffico il 29 marzo 2013, nel 38° anniversario della liberazione della città di Da Nang, con un investimento di 88 milioni di dollari, il ponte si ispira al dragone della Ly Dynasty e, tutti i weekend alle 9 di sera e in ricorrenze speciali, è capace di “respirare”, ovvero sparare lingue di fuoco o potenti spruzzi d’acqua in cielo.
Illuminato da 2500 led, quando il Dragone si anima attira grandi folle di curiosi, nonostante, bisogna ammetterlo, il fascino dell’attrazione corra pericolosamente sul crinale del kitsch.
Seduti nella caffetteria del Da Nang Riverside Hotel o al tavolo dei negozietti sulla riva del fiume è il modo migliore per godersi lo spettacolo, anche se molti turisti scelgono di imbarcarsi sui natanti improvvisati per loro che la sera affollano le acque dell’Han River per avvicinarsi il più possibile a questo insolito spettacolo.