Si chiamano scuole Omega, come l’ultima lettera dell’alfabeto greco, ma il loro successo non ha nulla del fanalino di coda, perché rappresenta un esempio di eccellenza africana in termini di innovazione, cultura e tecnologia.
Siamo in Ghana, e il modello Omega nasce qualche anno fa da un’idea di Ken e Lisa Donkoh, ghanesi, e James Tooley, un professore inglese esperto in educazione. L’obiettivo è chiaro fin da subito: fornire istruzione di qualità anche ai bambini e alle bambine provenienti da famiglie vulnerabili e senza i mezzi economici necessari a garantire ai loro figli un’educazione valida.
La soluzione è tanto semplice quanto innovativa: per andare incontro alle famiglie, alle tasse annuali si sostituisce il pagamento giornaliero basato sull’effetiva presenza in aula dell'allievo, testimoniata dal database della scuola. In questa tassa giornaliera sono inclusi una mini-assicurazione che permette ai bambini di portare e termine gli studi anche in caso di morte dei genitore, un pasto caldo e sostanzioso ogni giorno e, infine, un programma di trattamento dai vermi intestinali che spesso affliggono i bambini in Ghana, danneggiando la loro capacità di assorbire le sostanze nutrititve e quindi rallentandone lo sviluppo e l’apprendimento. Inoltre, c’è un bonus di 15 giorni all’anno gratuiti, per coprire quei giorni in cui la famiglia non possa davvero permettersi la tassa.