La bellezza di Milano è timida, si nasconde dietro citofoni di ottone e portoni in legno massiccio. È una bellezza schiva e riservata come i suoi abitanti, che non ama svelarsi al primo sguardo. La Milano più autentica è una città misteriosa fatta di scorci e dettagli, di archi, pavimenti piastrellati e panchine di marmo, di cortili ombrosi sbirciati per caso durante una passeggiata, di chiostri silenziosi a cui approdare visitando antichi monasteri.
Basta addentrarsi per le vie del famoso Quadrilatero della Moda, un tempo quartiere di ritirati conventi femminili, o spingersi nella zona di Porta Venezia e di Corso Magenta, per scoprire una città nella città: volte affrescate che raccontano la storia di famiglie ottocentesche, palazzi sontuosi che parlano di conti pronti a dilapidare patrimoni, glicini centenari che custodiscono le preghiere di monaci del Quattrocento.
Il cortile di palazzo Archinto
Palazzo Archinto venne eretto intorno al 1833 dall’omonimo conte: un progetto ambizioso per il quale il nobile si indebitò, tanto che alla sua morte, nel 1864, divenne proprietà dello Stato italiano e ospitò il Collegio Reale delle Fanciulle, fondato da Napoleone, divenuto nel 1986 educandato.
Di pianta rettangolare, il palazzo si snoda intorno a tre cortili: il cortile d’onore di forma quadrata (con al centro una statua di Napoleone) sul quale si affacciano i quattro corpi di fabbrica principali, e due cortili rettangolari di servizio. Tutto intorno, un giardino all’inglese con prato d’onore, ruscello e laghetto, ora prosciugati.
Il cortile di palazzo Moriggia
Nascosti agli occhi dei passanti curiosi, i cortili di via Borgonuovo sono per lo più proprietà di privati e, spesso, inaccessibili. Uno dei più belli, fortunatamente, appartiene a Palazzo Moriggia, oggi sede del Museo del Risorgimento, progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarinia ridosso del complesso di Brera. Lo stile inconfondibile dell’architetto si riconosce nel gusto classico per la razionalità e l’armonia degli elementi compositivi, come dimostra la grande corte d’onore, dove si trova il Monumento alla prima delle Cinque Giornate di Milano.