L’Europa sta legislativamente circoscrivendo l’uso della plastica, almeno là dove non è necessaria. Lo sanno bene esercenti e ristoratori che entro il 2021 non potranno più offrire le pietanze take away con piatti e postate di plastica (curiosamente, i bicchieri sì). Una recente analisi richiesta dal Directorate-General for Environment dell’European Commission e condotta dalla belga Arcadis, rivela che sulle spiagge del Mediterraneo la plastica è la spazzatura dominante (63 percento), seguita da carta e cartone comprese le cicche di sigaretta (22 percento), rifiuti sanitari (7 percento) e vetro (4 percento). E sottolinea che gran parte dei rifiuti sulle spiagge non arrivano da lontano ma sono prodotti direttamente dai turisti. Non è perciò un caso che stiano attirando grandi attenzioni quelle realtà produttive di stoviglie monouso che puntano sulla sostenibilità. Tra le più note c’è Biotrem, che dagli anni Novanta punta sulla produzione di stoviglie di crusca. L’inventore, il polacco Jerzy Wysocki, discende da una famiglia di mugnai e oggi Biotrem è una società che punta su piatti completamente biodegradabili e posate a base di materie prime biologiche sostenibili, come crusca di frumento, crusca di mais, sottoprodotti di manioca, alghe e anche da polimeri a base organica.
Puoi spiegarci come funziona la vostra produzione?
B: La tecnologia Biotrem si basa sulla composizione chimica naturale e sulle proprietà fisiche specifiche di molte materie prime organiche, come crusca di frumento, crusca di mais, sottoprodotti di manioca, alghe, ecc. Ciò ci consente di produrre piatti, ciotole, tazze, senza bisogno di utilizzare plastificanti o altri composti chimici. Solo materie prime naturali e biologiche. La principale linea di prodotti Biotrem è costituita da stoviglie monouso completamente biodegradabili, prodotte dalla crusca di grano compressa. Una tonnellata di crusca di grano può essere trasformata in 10.000 piatti, ciotole o tazze.
In quale percentuale i vostri prodotti sono completamente biodegradabili?
B: I prodotti monouso di crusca di frumento Biotrem sono estremamente ecologici e completamente compostabili (non è richiesto il compostaggio industriale) in soli 30 giorni. Un istituto di ricerca indipendente ha condotto lo studio di valutazione del ciclo di vita dei prodotti Biotrem ed ha dimostrato che 1 chilo di prodotti di crusca di frumento, considerando l'intero processo di coltivazione, trasporto, lavorazione e utilizzazione del grano, genera in totale circa 1,3 chili di CO2, mentre 1 chilo di piatti o tazze monouso in polistirene genera in totale circa 8,5 kg di CO2.
Dove trovate la materia prima?
B: La crusca di frumento e altre materie prime a base vegetale sono disponibili in grandi volumi quasi ovunque nel mondo e aspettano solo di essere utilizzate nel modo corretto. Ciò significa che potremmo facilmente costruire le nostre linee di produzione ovunque, dato il facile accesso alla crusca in Europa, nelle Americhe, in Asia, in Africa. A livello globale, l'industria molitoria produce circa 167 milioni di tonnellate di crusca di frumento (prodotto secondario del processo di macinazione) all'anno e la maggior parte viene semplicemente sprecata. Invece, con la nostra tecnologia, si potrebbe facilmente trasformare in circa 1,6 trilioni di pezzi di stoviglie di crusca di grano (piatti, ciotole, tazze).
Il fattore ancora più importante è che la tecnologia Biotrem ci consente di produrre articoli per la tavola usa e getta biodegradabili con molte materie prime organiche sostenibili, non solo crusca di frumento, ma anche crusca di mais, sottoprodotti di manioca, alghe ecc.