L’Ungheria è un paese senza sbocchi sul mare, eppure la cultura dell’acqua è profondamente sentita. Gli sport nazionali sono la pallanuoto e il nuoto e a Budapest il wellness si svolge essenzialmente alle terme. Luoghi e attrazioni così irrinunciabili, che per il turista è essenziale avere un accappatoio in valigia.
Può sembrare incredibile per un paese lontanissimo dal mare, ma il rapporto dell'Ungheria con l’acqua è strettissimo. Basti pensare che i due sport nazionali sono pallanuoto e nuoto e la nazionale di canoa è tra le più vincenti al mondo.
Anche a livello di passatempi, l’acqua è presentissima, al punto che Budapest ha diversi soprannomi, tra cui Perla del Danubio, che sigla il legame col suo fiume, e Città delle Terme, reputazione ben meritata, visto che è una specialità ben conosciuta nei secoli, anzi nei millenni: più di mille anni prima dei Turchi e anche dei Romani, i Celti qui si godevano le calde acque sorgive con bagni, acque curative e bevande. Secondo le stime, in Ungheria ci sono circa mille sorgenti naturali di acqua sorgiva.
L'acquaterapia fa parte della normale pratica medica e spesso ai pazienti ungheresi vengono prescritti trattamenti nelle acque curative, ma recentemente questa cultura si è ingegnosamente fusa col piacere del wellness e addirittura con la nightlife. Feste ed eventi in piscine riscaldate sono così un appuntamento, magari molto turistico, ma certamente da provare.
Szechenyi Spa Baths
Mettere in valigia il costume da bagno per andare a Budapest non è la prima opzione. Però è d’obbligo, perché le Szechenyi Spa Baths sono assolutamente da visitare. Si trovano nel parco Városliget e furono costruite nel 1881, ampliate poi nei primi decenni del 1900 fino a diventare uno dei complessi termali più ampi di tutta Europa, offrono 18 vasche, tra interne ed esterne, in un contesto neoclassico e neobarocco davvero suggestivo.
Oltre a tutti i classici servizi di una spa (trattamenti, massaggi, saune, steam rooms, cure idropiniche), il sabato sera si trasforma in Sparty, un’affollatissima discoteca con effetti di luce, dove si balla, si beve e ci si diverte fino alle 2 di notte nella calda acqua termale all’aperto, anche quando fuori fa freddo. Le regole sono rigorose: vietati i tuffi, le risse e le effusioni troppo intime.
Gellért Thermal Spa
Sono tra le terme più conosciute a Budapest. La posizione favorevole e la qualità delle loro acque ne fanno una delle mete più visitate e soprattutto lo splendido edificio in cui si trovano (il Danubius Hotel Gellért, meraviglioso esempio di Art Nouveau). Le Gellèrt Thermal Spa hanno una temperatura dell’acqua proveniente dalle sorgenti termali del monte San Gerardo, che varia dai 27 gradi fino ai 40 e sono alimentate da ben 118 fonti, incanalate per raggiungere le dodici vasche della struttura. Le acque contengono sodio, carbonati di calcio, magnesio, idrogeno e solfati- cloruri, e sono indicate (anche) per persone che soffrono di malattie alle vie respiratorie, problemi legati alla circolazione e alle infiammazioni.
Rudas Thermal Bath
Questa altra famosa attrazione turistica si trova sulla sponda ovest del Danubio, subito dopo averlo attraversato percorrendo il Ponte Elisabetta (no panic: sono facilmente raggiungibili dal centro città grazie a una gran quantità di linee di autobus e tram). Venne costruita intorno alla seconda metà del 1300 durante l’occupazione dell’impero Ottomano per volere del pascià Buda Sokoli. Ancora oggi è possibile ammirare elementi risalenti al periodo che ne rispecchiano l’eleganza e la maestosità, sia nella parte nord che nella sala centrale, dove troviamo la grande piscina ottagonale di marmo rosso, avvolta da otto colonne e sovrastata dall’immensa cupola dal diametro di circa 10 metri. La vera attrazione dei Bagni Rudas.
Le acque termali delle sono ricche di idrogeno, calcio, magnesio, solfato, carbonato e un concentrato di ioni di fluoruro e sodio, perciò sono particolarmente indicate per contrastare i problemi relativi alle malattie degenerative come l’ernia al disco, la mancanza di calcio nelle ossa, l’artrite cronica e molte altre.
Király Thermal Bath
Spartane e ricche di fascino, la costruzione di questi bagni intimi e trasudanti storia risale al 1565 per mano del pascià Arslan di Buda, durante l’occupazione dei turchi in Ungheria. Nel 1796 lo stabilimento divenne proprietà della famiglia tedesca König che ristrutturando e ampliando non volle rinunciare all’allure orientale: ancora oggi la struttura è una vera opera d’arte. La pandemia Covid-19 ha colpito duramente l’attività tanto da imporre una lunga chiusura, che ancora non si è del tutto risolta. Ma vale la pena tener d’occhio la situazione, in attesa che si sblocchi.
Miskolctapolca Barlangfürdő
Per capire subito di che cosa si tratta, basta tradurre Barlangfürdő dall’ungherese: “bagno caverna”. Si trova a quasi 200 chilometri da Budapest, nelle vicinanze della terza città unghesere per grandezza, Tapolca, ma è assolutamente da citare, per l’eccezionalità di un bagno in grotta. Miskolctapolca è infatti un sistema di grotte scavate nel corso dei millenni, dove scorrono acque carsiche che giungono direttamente dalla profondità delle montagne. Nota fin dall'antichità, ma divenne popolare solo dopo l'occupazione ottomana (XVI-XVII secolo) e nel 1711 l’abate di Tapolca attirò qui i medici per accertare e certificare le proprietà curative, per poi sviluppare il vero e proprio bagno termale.
Una delle sue attrazioni è la Star Hall, dove sembra di nuotare sotto un cielo stellato, che facilita lo stato meditativo, ascoltando l'eco soffusa dalla sua volta. A Miskolctapolca l'acqua termale (a 30°C) è meno salata e densa, motivo per cui si può rimanere immersi per più tempo.