Avete mai pensato a quante città magnifiche vi siete persi fino a oggi semplicemente perché non avevate mai pensato di visitarle?
Messe in ombra dalle grandi capitali o custodite dal loro essere fuori mano, queste destinazioni "minori" non sono geneticamente in cima alla lista dei pensieri dei più, e proprio per questo ancor più sorprendenti per bellezza e vivacità. Dall’Europa agli Stati Uniti passando per il Giappone, ecco le deviazioni che vale la pena di fare dai vostri prossimi itinerari.
Nantes
Capitale della Loira Occidentale, Nantes si è trasformata da città portuale e industriale a centro culturale capace di attrarre visitatori e talenti da tutto il mondo, come l’Île de Nantes, isola lunga tre miglia sulla Loira, passata da essere quartiere industriale a spazio civico e delle arti. Il quartiere Bouffay, intorno al castello, è un altro esempio: dedalo di vie medievali ricche di piccole botteghe e bistrot, ciascuno aperto a intrusioni da parte di artisti contemporanei e creativi. In scena fra luglio e agosto c'è Le Voyage, un festival molto particolare che accompagna tutti i visitatori alla scoperta della città, con la cattedrale di Saint Paul et Pierre e il Museo delle Belle Arti dove sono custodite opere di Picasso, Chagall, Kandinsky e Monet.
Lubecca
La "Venezia del Baltico" è una città d’acqua appoggiata sul fiume Trave e a 20 km dal mare. Entrando dalla Holstenstor, l’antica porta medievale che segna l’ingresso in città, si percorrono tortuose strade che si aprono su piccole piazze circondate da case dai tetti spioventi. Dovunque sono evidenti i segni dell’appartenenza di Lubecca alla Lega Anseatica, il gruppo di città del Baltico che dominarono i commerci marittimi del Nord Europa fra il XIV e il XVI secolo, di cui fu anche capitale. Fra la caratteristica architettura a mattoni rossi, la Buddenbrook Haus in memoria di Thomas Mann e i suoi dolci di marzapane, Lubecca è un’accogliente sorpresa e la città ideale per un fine settimana slow.
Portland
Questa vivace città dell’Oregon è conosciuta soprattutto per essere la patria degli hipster e della musica indie-folk. Ma Portland è anche una città dove passeggiare e guardarsi attorno, attraversare i ponti mobili sul fiume Willamette senza curarsi della pioggerella quasi costante, ascoltare voci e suoni che contano decine di lingue diverse rappresentate negli altrettanti truck food che punteggiano il centro. Città universitaria e multiculturale, Portland porta in dote birrifici artigianali, biciclette dovunque, una suggestiva Chinatown e interi isolati di ex stabilimenti industriali convertiti in gallerie d’arte, hub creativi e start-up della smart economy.
Sapporo
Hokkaido è l’isola più a nord del Giappone, il cui paesaggio, per vegetazione e clima, si avvicina a quello delle Alpi europee o della Sierra Nevada. Sapporo è uno dei suoi centri più grandi e vivaci, con i suoi vasti parchi urbani e il popolare Snow Festival a febbraio, che riempie la città di sculture di ghiaccio e neve. Per rinfrancarsi, l’omonima birra locale accompagna l’eccezionale ramen del quartiere Susukino o i frutti di mare da comprare al mercato del pesce di Nijo, per immergersi nelle abitudini quotidiane e nella cultura gastronomica locale.