Chiunque deve poter accedere alla qualità. Lo chef Nicola Dinato ha esattamente questa idea e la trasforma in alta cucina ogni volta che apre la porta di Feva, il ristorante che ha aperto insieme alla moglie Elodie Duboisson e che dal 2014 vanta una stella Michelin.
Feva si trova a due passi dalle mura di Castelfranco Veneto, la cittadina natale di Dinato nel cuore della marca trevigiana. Da lì era partito a vent’anni, nel 2001, per imparare alla corte dei più grandi maestri della cucina internazionale come Ducasse, Roux e, forse più di tutti, Ferran Adrià.
Lavorò, infatti, per una stagione a El Bulli, il leggendario ristorante di Adrià in Costa Brava, nel momento di massima notorietà della cucina molecolare, così vicina alla scienza per metodo e precisione e per questo estremamente legata alle caratteristiche proprie di ciascun ingrediente.
Feva è il luogo dove l’alta cucina, così concettuale nella scuola di Adrià, torna a farsi comprensibile senza perdere in rigore e ricerca. Lo fa grazie a un prezzo volutamente contenuto, alla trasparenza nella preparazione dei piatti grazie alla cucina a vista, a una scansione dei gusti che rispetta il senso originario di ogni singola componente. È l’idea di “cucina madre” che accoglie tutti i frutti del mondo e della terra rispettandone l’essenza e restituendola sotto forma di esperienza di gusto ed emozione.