E sempre in tema di tradizioni locali, fra le più popolari c’è quella delle Sette gonne di Nazaré: qui le pescatrici indossano ancora coloratissime gonne a sette strati, che rappresenterebbero secondo diverse versioni i giorni della settimana, i colori dell’arcobaleno, le sette onde consecutive e svariati altri simboli mitologici e biblici legati al numero sette. Un’interpretazione più pratica attribuisce invece gli strati alla necessità di proteggersi dal freddo. Comunque sia, le sette gonne fanno parte del costume tradizionale insieme agli zoccoli e al fazzoletto nero in testa.
Panorami che tolgono il fiato
Fra le esperienze da non perdere a Navaré c’è senz’altro la salita verso Sìtio, il promontorio a picco sull’Oceano che sorge 100 metri sopra il resto del villaggio. Lo si può raggiungere in auto, a piedi percorrendo un sentiero tutto curve oppure, in modo decisamente più piacevole, con la funicolare. Oltre ad ammirare la vista sulla baia e sulla spiaggia di Navarè, a Sìtio si possono visitare una grande chiesa e la piccola cappella in cima al promontorio, Ermida da Mémoria, la cui storia è legata alla miracolosa apparizione della Vergine Maria, che avrebbe salvato un cacciatore da morte sicura impedendo al suo cavallo di precipitare dalla rupe.
Infine, se dovesse venirvi voglia di fare un bagno senza rischiare di essere travolti dalle onde, circa otto chilometri a sud di Navarè c’è la piacevole spiaggia di São Martinho do Porto, riparata all’interno di una baia chiusa, dove l’acqua è più calma e speso anche un po’ meno fredda.
Author : The Slowear Journal