Nella stanza di David
Lungo il famoso Kurfürstendamm, lo storico viale che fu il principale luogo di incontro delle avanguardie intellettuali e artistiche berlinesi del primo trentennio del XX secolo, c’è l’Askanischer Hof, un piccolo albergo di 17 stanze dove gli anni Venti non sono mai finiti. Il fascino anacronistico di questo luogo è riuscito a sedurre persino David Bowie, che nel 1982 passò qui diverso tempo, sistemato nella stanza numero 24. Se siete fan del Duca Bianco, l’informazione dovrebbe essere sufficiente a farvi prenotare all’istante.
La pensione degli artisti
Immaginate la Charlottenburg bohémienne degli anni Venti, durante la repubblica di Weimar. La storica pensione Nürnberger Eck è aperta fin da allora, e si dice che fosse frequentata da fior fiore di artisti e intellettuali. Oggi l’ambiente è un po’ ibrido, e alle carte da parati d’epoca si sono unite piccole ispirazioni anni Cinquanta. Ma resta intatta la sensazione di viaggiare nel tempo.
Ricordando Ostberlin
All’improvviso è il 1978 e siete a Berlino Est. Sul vostro letto, appeso al muro, campeggia un ritratto del Presidente Erich Honecker. Non è una scena di Goodbye Lenin, ma quello che vi aspetta da Ostel, l’albergo (con ostello) in stile Germania Est di Friedrichshain, un fantastico (e dettagliatamente filologico) concentrato di memorabilia della RDT, per vivere Berlino da una prospettiva differente.
Author : The Slowear Journal