Somiglia a un formichiere, si appallottola come un armadillo ed è ricoperto di squame dalla testa ai piedi come una pigna. Come il formichiere ha il muso appuntito e la lingua più lunga del suo intero corpo, e artigli appuntiti che usa per appendersi agli alberi come un bradipo.
Se è la prima volta che sentite parlare di questa bizzarra creatura, sappiate che siete in buona compagnia. Il Principe William ha dichiarato di recente che “il pangolino rischia di estinguersi prima ancora che la maggior parte della gente ne abbia mai sentito parlare”.
Ma che cosa fa e come vive questa creatura?
Di giorno resta nascosta, mentre la notte esce per nutrirsi, consumando approssimativamente 70 milioni di formiche (e termiti) ogni anno. Fra i suoi predatori ci sono la tigre, la iena e il pitone, ma le sue squame di cheratina sono così dure e la sua capacità di arrotolarsi stretto stretto così efficace che nemmeno una tigre può infrangere la sua corazza protettiva.
Come mai, allora, questo innocuo mangiatore notturno d’insetti rischia l’estinzione?
Perché è vittima di un giro di traffico illegale organizzato del valore di miliardi di dollari, visto però con troppa clemenza dalle autorità locali e dunque punito con multe troppo basse. Il risultato è che dei quasi 100 casi di traffico di pangolini avvenuti a Hong Kong fra il 2010 e il 2015 soltanto 9 sono stati puniti. Nel solo 2013, 6 tonnellate di pangolini vivi e una tonnellata di squame sono stati confiscati in Vietnam, e la richiesta di queste schive creature è così alta che, sebbene il loro commercio internazionale sia stato proibito nell’ottobre del 2016, nel dicembre dello stesso anno altre tre tonnellate di squame sono state confiscate a Shanghai. In Asia la domanda di pangolini è così alta che i bracconieri li esportano dall’Africa, mettendone in pericolo ogni specie.
Perché c’è tutta questa richiesta di pangolini?
Secondo la medicina tradizionale cinese le squame di pangolino avrebbero delle (mai scientificamente dimostrate) proprietà curative, in particolare servirebbero a migliorare l’allattamento e la circolazione del sangue e a curare problemi dermatologici e addirittura il cancro. In Vietnam la loro carne è considerata una lecornia: se la si ordina, il pangolino viene portato al tavolo vivo e gli viene recisa la gola sotto gli occhi dei commensali per dimostrarne la freschezza. Considerato che un chilo di pangolino al ristorante si può pagare oltre 300 dollari e un chilo di squame si vende per migliaia di dollari al mercato nero, minore è la disponibilità di animali maggiore diventa la domanda, perché consumarlo è una sorta di status symbol, un modo per ostentare la propria ricchezza.