Quando si parla di meditazione non si fa necessariamente riferimento all’immagine del monaco che recita l’ohm seduto a gambe incrociate con i pollici e gli indici che si toccano per raggiungere un nuovo stato di consapevolezza. La meditazione può avere un significato differente per ciascuno di noi, e praticare la mindfulness significa lasciar vagare la mente in modo consapevole riportando l’attenzione al presente, essendo sempre gentili nei confronti di se stessi.
Per molti di noi, però, è facile dimenticarsi di mettere da parte quei cinque minuti da dedicare alla mindfulness. Ecco perché Headspace, una app per la meditazione guidata, può essere molto utile. Fra i vari “pacchetti” che include, ce ne sono diversi dedicati a problemi specifici come sonno, gestione del dolore, autostima, rabbia, equilibrio o produttività. In più, si possono settare gli avvisi e la voce guida è perfettamente.
Calm è un’altra app per la mindfulness con uno stile un po’ diverso. Come Headspace, prevede diverse opzioni di abbonamento, ma anche un maggior numero di opportunità gratuite come ad esempio i suoni, dal rumore bianco per rilassarsi fino a quello delle onde e alla pioggia per addormentarsi, e poi esercizi di respirazione e meditazioni guidate. Ma la cosa forse più interessante sono le “sleep stories”, praticamente favole della buonanotte per adulti raccontate da attori famosi.
Allora, riuscite a immaginare un 2018 con meno stress, maggior produttività e relazioni più costruttive?
Author : The Slowear Journal