Era un campo agricolo ipersfruttato, oggi è la prima NBS Valley italiana. Grazie a un progetto visionario che, con due milioni di nuove piante, ha riportato il calendario indietro di mille anni. Ma l’obiettivo del Giulio Natta Innovation Center è dimostrare i vantaggi anche economici di un ambiente favorevole e salubre.

di Marco Muggiano

La prima NBS Valley italiana, così si definisce questo luogo, a due passi da Milano e da Pavia, dove si uniscono gli attori dell’innovazione che sviluppano tecnologie e soluzioni per ridurre l’impatto dell’intera filiera agroalimentare, ispirandosi e apprendendo direttamente dalla natura. Per chi ancora non avesse capito, NBS sta per Nature-Based Solutions.
A Giussago, 18 chilometri in linea d’aria dal Duomo di Milano (ma già in provincia di Pavia), un campo agricolo di oltre mille ettari è stato trasformato in un regno di biodiversità e innovazione. Oltre 2 milioni di alberi e piante sono state piantate, ma soprattutto è teatro di una serie di progetti agroambientali e di riqualificazione. Siamo al «Giulio Natta Innovation Center».
Giulio Natta è il “papà” della plastica, premio Nobel per la Chimica 1963 e a gestire l’Innovation Center c’è proprio la sua famiglia, che ha voluto riportare il calendario di questo luogo indietro di mille anni.
Un esperimento durato oltre 25 anni ha portato la zona al modello “neorurale”, in cui i campi, sfruttati per decenni in modo intensivo, sono stati riportati alla dimensione antica, creando canali, siepi, prati umidi, marcite, zone allagate, aree di filtraggio naturali e ripiantumando due milioni di piante. Il terreno ha così potuto rigenerarsi ed ospitare la fauna e la flora originale che si è andata a riprendere gli spazi da cui, nel corso dei secoli, era stata allontanata: lepri, ibis, caprioli, cormorani, bovini, germani reali, nitticore e, ovviamente, insetti, tanti insetti, tra cui 36 tipi di libellule. La natura ha agito secondo logiche di 3,8 miliardi di anni di esperienza, suggerendo e ispirando il team.
Tornare all’anno Mille, non è un progetto fine a se stesso e tanto meno una bizzarria turistica: la Valley è un centro con grandi potenzialità scientifiche ed economiche. Per esempio, si è capito che la fertilità aumenta del 36% in più per ettaro grazie alla biodiversità. Inoltre, sta sviluppando con Enea, l’ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie, l’agrivoltaico: una modalità di produzione di energia in cui si può comunque coltivare sotto i pannelli fotovoltaici. Ma sono decine i progetti in corso di sviluppo, tra cui una farm che alleva grilli per la produzione di proteine alternative. Quindi, anno Mille, ma proiettati verso il futuro.
Inoltre, all’Innovation Center Giulio Natta, che è anche workplace, è possibile finanziare, secondo le logiche del Venture Capital, le start up e le PMI e aiutare concretamente le migliori aziende e start up con valori e ideali basati sulla sostenibilità e sulla vera economia circolare a crescere e svilupparsi.