Ogni paese ha la sua gastronomia, dove i piatti tradizionali riuniscono i sapori caratteristici della cultura del luogo, trascendendo il tempo. Il cibo connette il passato, celebra il presente e preserva le tradizioni per il futuro.
Esistono molte città nel mondo rinomate per la loro eccellenza gastronomica, ognuna con le sue caratteristiche uniche e specialità culinarie. Ma alcune di più.
Tolosa (Francia - Europa) e il cassoulet
Sulle sponde del fiume Garonna, frizzante città universitaria, è anche rinomata per la cucina fantasiosa che si mescola perfettamente alla tradizione dove il buon vivere si riflette nella gastronomia locale.
Capitale dei prodotti iconici francesi come il foie gras e il saporito roquefort, formaggio erborinato di pecora dall’odore forte e dal sapore deciso, e il cremoso formaggio di capra rocamadour.
Qui la regina è senza dubbio l'anatra, servita appunto come foie gras, magret (petto) e confit (cotta nel suo grasso). È anche un ingrediente del cassoulet, piatto tipico con maiale, salsiccia e fagioli bianchi, cotto a lungo in terracotta e gratinato con pane grattugiato. Per la verità, questo piatto è oggetto di disputa tra Tolosa, Castelnaudary e Carcassonne. Tutte città con scarsa vocazione vegana.
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Osaka (Giappone - Asia) dai Kappo nascosti
«Eat, eat, eat», è il consiglio che danno i giapponesi alla domanda su che cosa fare a Osaka. Conosciuta come la capitale culinaria del Giappone, Osaka è famosa per l'alta densità di ristoranti a cinque stelle e per i suoi interessanti locali di street food. Soprattutto nel coloratissimo quartiere di Dotobnori, si gustano le specialità della tradizione locale come okonomiyaki (una specie di pancake farcito), takoyaki (polpo in piccole sfere di pastella) e kushikatsu (spiedini fritti). Attenzione, perché alcuni dei posti migliori sono i ristoranti Kappo, piccoli e accoglienti, frequentati da clienti abituali ma noti solo tramite passaparola, perché nascosti in vie secondarie o in seminterrati. Per vivere una vera esperienza Kappo senza soffiate di insider, rivolgersi ad ASAI (1-6-19 Higashishinsaibashi, Chuo), ristorante con un lungo bancone che ospita 10-12 commensali, di fronte a chef e sous chefs.
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Lima (Perù - Sud America) e la cucina Nikkei
La cucina peruviana, con piatti come chupe (zuppa di verdura e riso), escabeche (pesce o pollo con salsa di cipolle), anticuchos (cuori di manzo grigliati), lomo saltado (carne fritta) e ceviche de corvina (branzino marinato), è una delle più varie al mondo con oltre 491 piatti tipici. Grazie a oltre 5000 anni di storia e influenze spagnole, cinesi, giapponesi e italiane, la cucina peruviana offre sapori di diversi continenti. Lima, in particolare, è diventata un faro della gastronomia sudamericana, riconosciuta tra le migliori destinazioni culinarie nel Best in Travel, con numerosi ristoranti ai vertici delle classifiche mondiali. Un’esperienza indimenticabile? Maido, nel quartiere Miraflores, è per eccellenza il luogo dove assaggiare la cucina Nikkei, che nasce dall’influenza della numerosa comunità giapponese. Lo chef, Mitsuharu «Micha» Tsumura è nato a Lima, ma le sue origini, guarda un po’, sono di Osaka.
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Buenos Aires (Argentina, Sud America) e la bollente parrilla
La parrilla è una grande griglia usata nei ristoranti, chiamati per estensione parrillas, dove si servono succulenti asado, vari tagli di carne bovina cotti a carbone o legna, dal sapore unico e affumicato. Dove assaggiare i migliori asado, solitamente serviti con insalata, patate e pane, e accompagnati da salsa chimichurri, preparata con prezzemolo, aglio, peperoncino e aceto? Buenos Aires è famosa per le sue straordinarie parrillas e il quartiere di Palermo si distingue. Qui troviamo Don Julio (Guatemala 4699), considerato la migliore parrilla al mondo secondo il World’s Best Steak Restaurants, e La Cabrera (Cabrera 5099), che ha espanso la sua fama internazionale con locali in tutto il mondo, nota per i suoi tagli di carne Hereford e Aberdeen Angus e le gustose guarnizioni servite in piccole casseruole.
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Roma (Italia - Europa) e la pajata
Carbonara, gricia, cacio e pepe e ajo-ojo e peperoncino. Piatti che non solo offrono un viaggio nei sapori autentici della città, ma raccontano la storia della cucina romana. Perfetti per chi vuole immergersi nella cultura gastronomica di Roma.
Per esempio, la carbonara nacque dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando i soldati americani portarono bacon e uova liofilizzate, ingredienti trasformati dai romani in un capolavoro (la gricia è l'antenata senza uova). Cacio e pepe risale addirittura all'epoca dei pastori romani, che usavano pecorino e pepe per insaporire la pasta. Mentre aglio, olio e peperoncino è il piatto di mezzanotte dei romani dai tempi della Dolce Vita anni Cinquanta.
Viaggi nel tempo per una tradizione gastronomica povera ma nutriente, nata tra le campagne, il mare e il ghetto ebraico, fatta di scarti e fantasia. Mangiare dove mangia la gente del posto è il modo migliore per assaporare la vera cucina romana. Un buon posto per iniziare è Trastevere, quartiere ricco di ristoranti e trattorie che offrono anche la vera esperienza romana strong: la pajata. Intestino tenue del vitello non svezzato, cucinato in sugo di pomodoro, la pajata incarna la semplicità e la profondità dei sapori tipici della cucina locale.
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Bangkok (Thailandia - Asia)
La Thailandia è conosciuta per il cibo delizioso, ma una nuova era, alimentata da una nuova cultura gastronomica, sta caratterizzando la scena culinaria puntando su qualità e originalità, specialmente a Bangkok. South Sathorn e Sukhumvit sono i due quartieri in cui imprenditori e chef stellati hanno permesso alla capitale di diventare una delle mete più mirate per i buongustai. Le strade, in un trionfo di profumi, sono il posto giusto per gustare direttamente dalle bancarelle che affollano i marciapiedi piatti come pad thai kung, som tam, involtini primavera e khao pad. Il buon cibo si trova praticamente ovunque, ma da non perdere sono Yaowarat Road, il Ratchawat Market, il distretto di Bang Rak, il Nang Loeng Market e la zona attorno al Victory Monument.
Non si sottovaluti lo street food: Jay Fai (327 Maha Chai Road) è famoso per le sue ineguagliabili omelette dorate croccanti di granchio e anche grazie a loro si è conquistato una stella Michelin (non accetta prenotazioni, quindi è consigliabile arrivare presto e prepararsi a fare la fila).
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Hong Kong (Cina - Asia)
La città dove il cibo è diventato una vera e propria religione. In città sono ben 77 i ristoranti con stelle Michelin ed è impossibile non essere rapiti dallo street food dei Da Pai Dong nel Graham Street Market.
La storia culinaria di Hong Kong è un bel mix dove assaggiare la cucina di tutto il mondo. Le tante contaminazioni hanno portato la cucina tradizionale ad avere le sue basi in quella cantonese, con influenze Teochew, Hakka, Hokkien o Yue. Cucina e ristoranti che si mischiano ai piccoli locali o carrettini di street food.
Provare un’esperienza veramente locale? Forse meglio di no. Gli abitanti di Hong Kong lavorano spesso fino a tardi, quindi cenano solitamente intorno alle 10 pm, ma non è infrequente anche all'1 am. PEr questo, alcuni ristoranti cantonesi, come quelli in stile Teo Chow, aprono solo la sera fino alle 5 del mattino e rimangono chiusi durante il giorno. Questi ristoranti servono la colazione alle 2 am, chiamata early tea.