Nasce nei pressi di Pechino l’International Wine Village, la seconda città più grande al mondo dedicata al vino, celebrato da tutti i punti di vista.
di Marco Muggiano
Una struttura imponente di 18.500 metri quadrati, che nasce su iniziativa franco-cinese grazie alla Foundation for wine culture and civilisations (Bordeaux) e Zhong Pu Hui Group (Pechino). Sarà la seconda città del vino al mondo dopo quella, appunto, di Bordeaux.
Il progetto denominato International Wine Village è concepito dai progettisti di Architecturestudio (studio internazionale, con sede a Parigi), come un villaggio in pietra immerso tra le viti, che fonde i richiami tradizionali cinesi e francesi in un'ottica moderna. La struttura si ispira alla città medievale francese di Saint Emilion ed è composta da una serie di volumi intrecciati e building di forme differenti, che permettono ai visitatori di godere di prospettive e punti di vista unici.
Punto di interesse nevralgico è lo Universal Wine Museum, un museo di 3.500 metri quadrati, circondato da sale espositive, negozi, sale esperienziali, un anfiteatro da oltre 400 posti, un grande spazio di degustazione con circa mille referenze vinicole provenienti da tutto il mondo, ristoranti, un caffè in stile francese, gli uffici amministrativi, sale vip e una scuola di formazione dedicata al mondo del vino.
Il cortile centrale circondato da una galleria e portici, che emana l'atmosfera delle piazze dei paesi del sud occidentale della Francia, è il cuore del villaggio e ospita eventi e installazioni temporanee. I visitatori potranno anche esplorare le aree vitate nelle vicinanze di Pechino, una delle zone più importanti per la produzione di vino in Cina. Inoltre, per la Francia, questo progetto rappresenta un'opportunità per riaffermare la propria supremazia nel mercato cinese, nonostante la recente flessione delle vendite. La fine dei lavori è prevista per dicembre 2023, con l'inaugurazione nel 2024 e un target di mezzo milione di visitatori già al primo anno.